Hall of Fame
Da Massimo Carrera ad Alessandro Lambrughi, la Pro Sesto è una fucina di talenti
La Pro Sesto è una fucina di talenti?
E’ proprio così: tanti giocatori che poi hanno fatto strada, arrivando sino alla serie A, alla Nazionale e vincendo anche delle Coppe dei Campioni, hanno iniziato la loro carriera proprio allo stadio Breda, magari transitandoci nel corso della carriera.Cominciando dai prodotti “nostrani”, come non citare Fabio Macellari, sestese doc? Terzino dalle doti importanti, ha avuto anni importanti nella massima serie, soprattutto con il Cagliari, con una breve apparizione anche all’Inter. Pochi magari se lo ricordano, ma anche Massimo Carrera è di Sesto e anche lui ha iniziato la sua luminosa carriera con la maglia biancoceleste; una carriera che l’ha portato ad essere uno dei pilastri della Juventus e dell’Atalanta, attualmente è allenatore in seconda della Juve di Antonio Conte.
C’è poi la “pattuglia rossonera” che negli anni ha fatto gioire i tifosi sestesi. I nomi? Da Filippo Galli a Cristian Brocchi, da Stefano Eranio a Stefano Nava.
Su tutti, però, Filippo Galli: arrivato dopo una vita al Milan, con scudetti e trionfi in giro per l’Europa e per il mondo, si è calato nella dimensione sestese con grande umiltà, risultando un giocatore di indubbio valore anche in C2. Cristian Brocchi sarà sempre grato, invece, alla Pro Sesto: dopo la Primavera nel Milan, il suo esordio tra i professionisti avvenne con la maglia della Pro nella stagione ’95-96, in C1. Da lì spiccò il volo verso il Lumezzan, poi Verona, Milan e Lazio; oggi Cristian allena proprio le giovanili del Milan. Era imprendibile sulla fascia: parliamo di Fabian Valtolina, classe ’71, due stagioni in C1 con la Pro e poi tanta serie A soprattutto con Piacenza, Venezia e Sampdoria. Capitolo portieri: grande sicurezza regalavano ai tifosi Fabrizio Casazza (ligure, in A e B con Lazio, Torino, Samp e Venezia) e Paolo Orlandoni (Piacenza, Reggina e soprattutto tanta Inter, come secondo).Ma veniamo ai giocatori ancora in attività: attualmente in serie A ci sono Simon Laner, classe ’84, mediano del Verona, alla Pro in serie C1 nella stagione 2007-08, e Alessandro Lambrughi, neopromosso con il Livorno, che proprio in una recente intervista ha detto: “Devo tutto agli anni della Pro S
esto.
Lì ho imparato ad essere uomo e calciatore”. In serie B ecco il franco algerinoAbdelkader Ghezzal, in forza al Latina ma di proprietà del Parma, mentre all’estero e precisamente in Romania al Cluji gioca il franco camerunense Robert Maah, idolo dei tifosi biancocelesti che gli avevano dedicato anche il coro: “Vola Robert, vola Robert Maah…”. Sicuramente non abbiamo nominato altri calciatori che lo meriterebbero ma questa breve carrellata basta e avanza per dimostrare l’importanza e la valenza di indossare la maglia della Pro Sesto. E ora, chi sarà il prossimo biancoceleste a “fare carriera”?